Thinspiration |
THINSPIRATION (D.ssa Federica Sartini) Internet è un grande dono, certo. Ha infinite possibilità, risorse, certo. Ed ha un lato oscuro, perché il rovescio della medaglia della possibilità di accedere a qualsiasi contenuto e di potersi connettere con chiunque è l’impossibilità sociale di controllare quali questioni vengano maggiormente condivise. Così, alcuni gruppi di persone hanno trovato il modo di diventare una vera e propria comunità, al di fuori delle regole del vivere comune verso il “dictact” del nuovo millennio: devi essere bello e per essere bello devi essere magro. Rende bene l’idea Gordon: i disturbi alimentari sono un’epidemia sociale. Ma la malattia non si attacca bevendo dallo stesso bicchiere. Passa da una pagina all’altra dei Social Network più importanti a livello mondiale, da una foto all’altra, da un hashtag all’altro. Il web è uno dei più potenti mezzi di diffusione di comportamenti alimentari finalizzati alla perdita di peso e volti a raggiungere l’ideale di magrezza che abbiamo messo al vertice della scala dei valori. Onestà, cultura, passione, perseveranza, dedizione…vecchiume, solo vecchiume. Dieta, fitness, stile di vita sano, influencer, bellezza, perfezione sono i nuovi dei. Alcuni pensano che sia un fenomeno poco diffuso o lontano dall’esperienza quotidiana, eppure i dati ci parlano di milioni di persone nel mondo. Secondo uno studio del 2017 la prevalenza nei paesi industrializzati dell’anoressia nervosa, della bulimia nervosa e di altri disturbi del comportamento alimentare non specificati si segnala, per le donne, intorno allo 0,5-1% per l’anoressia nervosa e all’1-3% per la bulimia nervosa, mentre le forme sub-cliniche caratterizzate da minore gravità colpiscono il 6-10% delle donne. In Italia le donne con anoressia nervosa si stimano essere circa 25.000, mentre quelle con bulimia nervosa circa 100.000. E sono dati sottostimati. Benvenuti nel mondo della thinspiration. E’ ormai chiaro che i contenuti mediali veicolino in un modo pervasivo l’ossessione per la magrezza e la perfezione del corpo; ne esce il ritratto di una cultura ossessionata dalla necessità di mantenere un corpo giovane e tonico, in cui il fitness e la cura di sé hanno l’arduo compito di bloccare il tempo e i segni degli anni vissuti. Internet e i Social Network rispecchiano ampiamente questa tendenza della cultura occidentale e lo spazio virtuale si riempie sempre più di immagini mediali ispirate al culto della magrezza e del fitness, che diventano modelli di riferimento, vere e proprie fonti di ispirazione. Così celebrità, sportivi, persone comuni diventano icone del movimento “thinspiration” (da “thin”, magrezza e “inspiration”, ispirazione: letteralmente “ispirazione alla magrezza”). Nel 2015 due importanti ricercatori (Ghaznavi e Taylor) hanno esteso la ricerca sulle immagini relative alla thinspiration (immagini visive e/o testuali che hanno l’intento di ispirare la perdita di peso) dai siti pro-disturbi alimentari ai siti web di social media basati sulla condivisione di foto, inticolare Twitter e Pinterest, dato che il proliferare dei contenuti Thin sul Web ha reso evidente la trasversalità del fenomeno e il fatto che le immagini relative alla magrezza, tradizionalmente presenti solo sui siti web pro-anoressia e pro-bulimia, sono oggi ampiamente presenti, condivise e approvate sui social media più importanti. Thinspiration è un contenuto mediatico mirato a favorire in modo intenzionale la perdita di peso, incoraggiando comportamenti pericolosi che sono caratteristici dei disturbi alimentari; tale contenuto è spesso accompagnato da un consiglio esplicito su come perdere peso. La ricerca di Ghaznavi e Taylor si è incentrata sullo studio di come le immagini di thinspiration siano oggettivate, sessualizzate e approvate dagli utenti dei Social Network e sullo studio dei “Tag”, i termini utilizzati per etichettare le immagini e organizzarle in categorie (Tag e Hashtag). Gli studiosi, prendendo a prestito la teoria di Bandura, affermano che le persone apprendono i comportamenti attraverso processi di “modeling” (modellamento) e tendono ad imitare i comportamenti dei modelli con cui possono relazionarsi, in particolare se il comportamento appreso viene ricompensato socialmente. I contenuti Thinspo sui Social media possono fornire un modello particolarmente influente proprio a causa del loro carattere sociale; l’approvazione dei comportamenti da parte degli utenti diventa una forma di ricompensa che incoraggia ulteriormente l’adozione dei comportamenti appresi per imitazione. Inoltre I Social Network consentono agli utenti di appoggiare le immagini attraverso varie funzioni, come i “retweets” o i “likes” e tali riconoscimenti sono visibili a chi ha postato l’immagine e, attraverso l’ultilizzo dei Tag, potenzialmente a tutti gli utenti. L’utilizzo dei Tag ha una grande rilevanza rispetto alla condivisione delle immagini e quindi al pubblico potenzialmente raggiungibile; i Tag maggiormente associati ai contenuti Thinspiration sono risultati essere: - Tag riferiti ad una parte del corpo, ad esempio “#chestbones” (ossa del torace); - Tag generali, come “#instagram”, “instaphoto”; - Tag relativi ai disturbi alimentari, come “#ednos”; - Tag di ammirazione e desiderio di apparire come le immagini, ad esempio “#give me her legs omg please can I be her” (datemi le sue gambe, per favore posso essere lei); - Tag riferiti al desiderio di essere perfetti e di comportarsi in modo da raggiungere l’ideale, come “#lovely ribs, perfection, getting closer (incantevoli costole, perfezione, avvicinarsi alla perfezione). L'utilizzo di Tag aggiuntivi permette di organizzare le immagini relative alla Thinspiration in più categorie e aumentando il numero e il tipo di Tag che etichettano un’immagine, tale immagine verrà visualizzata in più risultati e verrà quindi vista da più persone; inoltre l’utilizzo di Tag generali, non legati direttamente a Thinspiration, comporta il fatto che persone non interessate al contenuto Thinspo possano visualizzarlo avendo effettuato una ricerca tramite un altro Tag.Questo è solo un granello di sabbia di ciò che accade sul web, di ciò che incontrano gli adolescenti che navigano, magari pensando che vorrebbero mettersi un po’ a dieta, seguendo un innocente desiderio di perdere qualche kilo, che può velocemente trasformarsi in un comportamento alimentare altamente pericoloso per la salute (la dieta "blue jeans", molto famosa online, prevede l’assunzione di 100, 200, 300 calorie al giorno). Le cause dell’insorgenza dei disturbi alimentari sono multifattoriali e non sembra più così assurdo sostenere che la potenza dei media come veicoli di trasmissione di contenuti abbia un ruolo importante nella diffusione di una cultura “Thin”, in cui la magrezza diventa ideale dominante e tiranno sotto il quale soccombono sempre più vite.
- Ghaznavi, J., & Taylor, L. D. (2015). Bones, body parts, and sex appeal: An analysis of #thinspiration images on popular social media. Body Image, 14, 54-61. - Ladogana, S. (2006). Lo specchio delle brame. Mass media, immagine corporea e disturbi alimentari, Milano, Franco Angeli. - Gordon, R.A. (2004). Anoressia e bulimia. Anatomia di un’epidemia sociale, Raffaello Cortina Editore. - Decreto n. 4408 del 18/04/2017, Identificativo Atto n. 133, Direzione Generale Welfare. |